'EVASIONE' CONTRO 'IMMERSIONE'

di Maggie C.A. Hogarth


    Perchè furry?

    Mi chiedo questo per tutto il tempo mentre sfoglio delle fanzine; perchè? Perchè furry?

    A prima vista, questo sotto-genere della fantascienza mi colpisce per il senso di incredibile superficialità. Ho conosciuto veramente troppi fan il cui atteggiamento è riassumibile con 'se è umano, non mi piace; se ha coda ed orecchie, lo adoro'. Quali sono le ragioni per cui ci lanciamo in quest'impresa? E quali sono le filosofie alla base di queste ragioni?

    Posso parlare solo in base alle mie personali esperienze, ma mi sembra davvero che si distinguano tre differenti "fazioni" creative.
 

Prima: è un'elemento integrato nella storia

    Sei un creatore, lavori nel tuo universo in miniatura, al cui interno le pellicce, le code, le orecchie hanno tutte una ragione di essere, che si parli di esseri creati da specie più avanzate, come nell' Albedo di Steve Gallacci (1), o di animali geneticamente modificati, come nei lavori di David Brin (2). Coloro che creano storie o, in misura più limitata, arte in questa categoria sono interessati alle implicazioni che questi eventi hanno nella vita di tutti i giorni. Questa categoria si concentra più sullo scrivere di non-umani che di furries in particolare; costituisce un vasto ramo della fantascienza. I furries in questa categoria non sono introdotti per capriccio o scelta arbitaria, ma in base a considerazioni precise. Gran parte del lavoro di illustrazione rientra in questa categoria; ad esempio le immagini di Michael Whelan per la serie Chanur di C.J.Cherryh (3). Anche il disegno a fumetti spesso è chiamato in causa, specialmente i lavori che vanno a costituire romanzi a fumetti (purchè anche la storia rientri nella categoria, come nel caso del già menzionato Albedo).
 

Seconda: un momento, sto dicendo qualcosa

    Da qualche parte tra storia e capriccio sta questa particolare categoria: furries come elementi allegorici o simbolici, come ne La Fattoria degli animali (4), le favole di Esopo, o il noto romanzo a fumetti Maus (5). E' stato evidenziato e provato che in letteratura l'impiego di animali furry crea una "zona di sicurezza", un comodo "ammortizzatore" tra il lettore ed il tema trattato, permettendo di discutere nei dettagli questioni che risulterebbero troppo controverse se riferite ad esseri umani. Persino il fumetto Xanadu di Vicky Wyman (6) tocca la questione, presentando un sistema di caste sociali basato sull'addomesticamento, dove i nobili sono le creature soprannaturali, la classe media gli animali selvatici, e la classe più bassa gli animali domestici; benchè io dubiti che Wyman intendesse scrivere una storia sulla struttura delle classi in una società, si tratta di un tema difficile da trattare in storie con protagonisti umani ma affrontabile elegantemente ricorrendo ad animali intelligenti. Gran parte del disegno a fumetti rientra in questa categoria, nonchè una parte sensibile delle belle arti.
 

Terza: i miei personaggi sono cani, perchè sì

    Qui tocchiamo il fondo -- l'inspiegabile, i racconti e l'arte che ci chiedono di reprimere l'incredulità di fronte ad una storia che potrebbe essere tranquillamente interpretata da umani. L'essere furry non è significativo per l'intreccio della storia, o neppure per i singoli personaggi. Alcuni affermeranno che questa categoria si basa in teoria sull'estetica; 'noi scriviamo usando furries perchè sono belli o accattivanti o esaltanti'... ma non hanno alcuna altra ragione. Io sostengo che questa è superficialità. Non riuscirai mai a scrivere un romanzo come Someplace to be Flying (7) decidendo arbitrariamente che i tuoi personaggi sono elefanti bipedi perchè ti piacciono gli elefanti. Molti artisti si accontentano di questa categoria, e le pin-ups specialmente corrono il rischio di essere furry per pura arbitrarietà. Insomma, le immagini di volpi che ti invitano nei loro accappatoi, senza alcun altro significato o contesto... Perchè? Mi chiedo quali siano le motivazioni dei furry fans quando espongono un essere furry fine a sè stesso. Dove sta lo scopo?

    Alla fine, tutto si riduce alla ragione per cui leggi, cerchi intrattenimento, o dal punto di vista opposto, per cui scrivi o disegni. E' assodato che la gente cerca qualcosa nell'intrattenimento. Azzarderei che vi sono due orientamenti: il ben noto desiderio di "Evasione" da tutto, opposto al desiderio di trovare qualcosa che possa avere riflessi sulla tua vita di tutti i giorni, qualcosa che chiamerei di contro "Immersione", immersione in questo aspetto della vita. E' l'abilità di trovare qualcosa in un lavoro altrui che tu possa usare per migliorare te stesso, la tua situazione, o la tua vita riuscendo a separare la letteratura dalla semplice "fiction".

    Desideri avere la pelliccia perchè credi che la tua vita sarebbe migliore (o come nel caso di alcune persone persone con cui ho parlato, perchè la tua vita è assolutamente misera)? Vorresti poterti svegliare un giorno con la pelliccia per sfuggire alla monotonia dell'essere te stesso? C'è qualcosa che non ti piace nell'essere un umano? Stai leggendo o guardando arte furry giusto per lasciarti tutto il resto alle spalle? Sei per l'Evasione. Ti piacerà tutto quello che rientra nelle tre categorie.

    Stai cercando di imparare qualcosa? Hai trovato nella fiction un personaggio che ti ispira a lavorare più duramente? C'è una filosofia di vita che hai trovato nell'opera di qualche autore, la joie de vivre nell'arte di qualcuno che vuoi sentire più vicina, imparare, vivere? Sei per l'Immersione. Cercherai di capire le allegorie nella seconda categoria, imparerai dalla prima, e troverai la terza rivoltante.

    Io sono per l'Immersione. Scrivo per scoprire perchè amo la mia vita -- non la vita che non ho, non la pelliccia che non possiedo. Io scrivo e disegno per spingere altri a fare lo stesso. Non sempre mi riesce, ma questo è sempre stato il mio obiettivo. E volendo immergermi in ciò che faccio, trovo il furry fine a se stesso ripugnante.

    E tu?



Articolo originale pubblicato dall'e-zine "Fuzzy Logic": http://www.cornwuff.com/fuzzylogic/fl2/eve.html
Maggie C.A. Hogarth è autrice di storie e disegni visionabili sul suo sito: http://www.stardancer.org/
Traduzione ed adattamento di
Alessio "Scale" Scalerandi

Note:
(1) Pubblicato nel 1984, è considerato il primo vero fumetto furry noto al di fuori dell'ambito strettamente amatoriale.
(2) Non risultano pubblicati in Italia al momento.
(3) La sfida di Chanur  - La vendetta di Chanur - Il ritorno di Chanur - L' eredità di Chanur; pubblicati in Italia dalle Edizioni Nord
(4) Di George Orwell, pubblicato nel 1945; racconta di una rivoluzione organizzata contro gli umani dagli animali di una fattoria, che degenera poi in una nuova dittatura instaurata degli stessi maiali che avevano guidato la rivolta.
(5) Di Art Spiegelman, vincitore di un Premio Pulitzer per il valore storico dell'opera; racconta le vicissitudini reali dell'autore e di suo padre, entrambi ebrei, nella Polonia invasa dai nazisti. Tutti i personaggi sono però animali antropomorfi: gli ebrei topi, i nazisti gatti.
(6) Fumetto fantasy, pubblicato negli USA dall'indipendente Mu Press.
(7) Inedito in Italia.